«Olmert favorevole a soldati di Amman in Cisgiordania»

Gerusalemme. Il primo ministro israeliano Ehud Olmert sarebbe pronto a valutare il dispiegamento di soldati giordani - e non della della Nato - in Cisgiordania dopo il ritiro israeliano. Lo ha rivelato ieri il quotidiano israeliano Jerusalem Post, aggiungendo che è stato scartato il progetto iniziale di usare i palestinesi delle le Brigate Badr, gruppo speciale di quasi 2mila uomini, finanziato dall’Olp e vicino al movimento di Fatah. L’ipotesi di inviare contingenti di Amman era stata discussa nel corso di un recente vertice tra Olmert e Abdallah II, re di Giordania. Il portavoce del premier israeliano ha definito la notizia «una congettura», aggiungendo però che Olmert «non si oppone al dispiegamento di truppe internazionali, tra cui quelle di paesi arabi» in Cisgiordania per combattere i terroristi di Hamas, responsabili degli attacchi in Israele. Il portavoce di Fatah ha invece dichiarato la contrarietà del governo palestinese.

«Non si tratta affatto di una proposta realistica», ha detto, precisando che l’Anp vorrebbe che le Brigate Badr tornassero a garantire la sicurezza nei Territori, escludendo la possibilità che Hamas assuma il controllo della Cisgiordania, com’è accaduto a Gaza.

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