Ora anche la Gran Bretagna vuole liberare i nostri marò

La Gran Bretagna «comprende» la «necessità di riportare i due marò italiani a casa» e per l’Italia è il segno di «sostegno considerevole». Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi al termine di un colloquio con il collega britannico William Hague. Terzi ha aggiunto di «contare» sulla collaborazione della Gran Bretagna anche su «alcuni aspetti del diritto internazionale in materia di lotta alla pirateria che devono essere riaffermati nei confronti di tutti i paesi dell’Onu», che sono alla base della posizione italiana nella vicenda dei marò. Non è stato fatto invece nessun passo in avanti nei negoziati fra il governo indiano e il gruppo di maoisti che hanno rapito i due italiani, Claudio Colangelo e Paolo Bosusco. Secondo quanto rende noto l'emittente Cnn-Ibn, i negoziati continueranno oggi.

«Questa crisi non durerà molto tempo perchè è troppo rischioso per i maoisti - spiega all’Ansa il professor Ajai Sahni, esperto di controterrorismo e direttore dell’Institute for Conflict Management di New Delhi - Sono costretti a muoversi costantemente nella foresta con gli ostaggi e c’è il pericolo che siano intercettati dalle forze di sicurezza»

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