Al Padiglione B «spreco» di luci giorno e notte

(...) famiglia, cioè prestare attenzione a non sprecare energia che poi finisce sulle bollette, non fa parte talvolta, del buon senso negli enti pubblici. Lo abbiamo visto tante volte anche a Genova: e se una dimenticanza può essere scusata, non così va fatto per la perseveranza nell’errore come è già accaduto. Un nuovo caso di spreco ci viene segnalato da un attento lettore che vive a Genova, Luigi Parodi, al quale non è sfuggito che al nuovo padiglione B della Fiera di Genova, disegnato dall’architetto Jean Nouvel, che si chiede chi paghi la fornitura di energia elettrica nel nuovo padiglione B della Fiera di Genova, «dove la luce - lui spiega - è da tempo accesa ininterrottamente 24 ore su 24».


Siamo certi che la Fiera potrà spiegare il motivo delle luci accese, intanto altri casi si sono felicemente risolti: come per lo stadio di Marassi dove l’illuminazione viene adesso spenta quando lo stadio resta chiuso. Non così possiamo dire per il monumento di Quarto dove le luci sono spente, ma il restauro è rimasto, quello sì, un buco nero.

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