Il papà: «Sono pronto a sostituirmi a lui»

«Io credo che anche chi tiene mio figlio, se ha una coscienza, se ha un cuore, credo che ormai debba arrivare a capire che Tommaso deve tornare dalla sua mamma. Io sono disposto anche a sostituirmi a lui, se si facessero vivi». Lo ha detto Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommy, in un'intervista a «Matrix» di ieri. «Lei teme di essere indagato?», ha chiesto l'intervistatrice a Paolo Onofri. «Io ritengo di aver detto tutto quello che so - ha proseguito -. Quando Tommaso è stato sequestrato il “signor Onofri” era legato. Fino a quel momento pensavo a una rapina. Ora c'è grossa rabbia da parte mia, perché non mi sono sentito padre nei confronti di mio figlio». Onofri ieri ha parlato anche davanti alle telecamere di «Chi l’ha visto?»: «Credo che il cuore dell'uomo è capace di cose belle.

Forse il cuore di una donna è capace di prove ancora più forti. Se questa donna mi ascoltasse, si lasci davvero toccare il cuore per qualcosa di grande e di bello, un gesto che in qualche modo riporta al positivo una situazione drammatica».

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