Paradisi fiscali Al via task force A giorni la circolare sullo scudo

Ai blocchi di partenza la task-force per combattere i paradisi fiscali. L’Agenzia delle entrate si appresta entro le prossime settimane a mettere a punto, assieme alla Guardia di finanza, la struttura, una cinquantina di persone in tutto, che avrà come core business proprio quello di setacciare i beni di italiani all’estero e sconosciuti al fisco. Un’operazione che cammina parallelamente a quella dello scudo fiscale, la norma che consente il rimpatrio volontario di capitali con un’aliquota agevolata nel caso in cui non ci sia però un procedimento aperto. La circolare del direttore dell’Agenzia delle entrate, con tutti i chiarimenti necessari a coloro che vorranno avvalersi di questa possibilità, è attesa tra giovedì e venerdì, considerato che dal 15 settembre sarà già possibile fare domanda. Proseguono intanto gli incontri tecnici tra l’amministrazione fiscale italiana e quelle dei Paesi con i quali l’Italia punta ad avere un accordo di cooperazione fiscale.

Con San Marino le trattive sembrano a buon punto, mentre a breve potrebbe esserci un incontro tecnico tra l’amministrazione finanziaria italiana e quella svizzera sulla questione della doppia imposizione e sullo scambio di informazioni.

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