Trentanni di studi sul popolo cinese, unesperienza missionaria per sette lunghi anni in Cina. La conoscenza dellOriente è profonda tanto da permettere a Padre Bernardo Cervellera di sorridere alla proposta del Financial Times di sostituire lo studio del latino con il cinese. «È sciocco mettere in opposizione il latino con il cinese, il primo fa parte della nostra identità, della nostra cultura occidentale, laltro è uno strumento per incontrare altri popoli». Il sinologo, dunque, non accetta la competizione tra le due lingue ma ammette che conoscere la lingua orientale è importante. «Un quinto della popolazione mondiale parla in cinese e solo pochissimi di loro conoscono linglese. Dunque sarebbe una cosa importante che gli occidentali si mettessero a studiare il cinese, purtroppo lo fanno in pochissimi, soprattutto in Italia». Al contrario, in Cina cè un interesse crescente per la nostra cultura.
«I cinesi hanno scoperto solo unEuropa avida di guadagni, materialista. E la loro risposta è cercare dei percorsi alternativi. Così, parte da quel popolo una grandissima rinascita religiosa e si assiste addirittura a un tentativo di studio delle radici europee, lingue antiche comprese».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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