La passione per l’arte inguaia l’architetto

La passione per l’arte inguaia l’architetto

La verifica fiscale alla fine dev’essergli sembrata la seccatura minore. Un architetto genovese con la passione dell’arte ora dovrà rispondere anche dei reati di ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Tutto sempre a causa di quella verifica iniziativa a casa sua come un normale controllo della Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle di Genova hanno infatti sequestrato 17 reperti archeologici di ingente valore nella disponibilità del professionista. I finanzieri si erano recati nello studio del professionista che poi era anche una parte della sua stessa abitazione. Nel corso della verifica fiscale hanno però notato con i loro occhi l’abbondanza di reperti e opere d’arte nell’appartamento usati anche come parti dell’arredamento di casa. Il proprietario non è riuscito a dimostrare la provenienza delle opere.

Sottoposte al vaglio di un funzionario della Sovrintendenza per i Beni culturali che ne ha confermato l’ingente valore. Tra i reperti sequestrati parti di statue in marmo e un Cristo in legno a grandezza naturale del 1600.

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