Il Pdci «elegge» Mentana Lui: non sono un compagno

da Milano

Subito ci ha riso su, divertito: «Sono tentato di andare» ha scherzato con il manifesto. Poi però, Enrico Mentana ha subodorato il rischio di diventare il prelibato boccone dei media a caccia di notizie nella penuria estiva, e s’è immaginato i titoli tipo «Chicco il comunista», figurarsi, lui che sono anni che non vota. Così ha chiesto pietà: «Chiudiamo il caso, per carità. Hanno fatto tutto a mia insaputa» ha detto ieri al Giornale.
È successo che il Pdci lo ha eletto delegato al congresso nazionale del partito che si terrà a Salsomaggiore dal 18 al 20 luglio. Con un entusiasmo degno dei leader più carismatici: per acclamazione e con tanto di convinto applauso. Tutta colpa del compagno Natalino Rinaldi operaio della Sammontana, che durante il congresso di federazione a Empoli se n’è uscito candidandolo all’urlo di: abbiamo un iscritto famoso, deleghiamolo, come racconta il manifesto.

E in effetti, il conduttore di Matrix la tessera «ad honorem» del Pdci la riceve dal 2006, quando moderò il confronto fra Oliviero Diliberto e Silvio Berlusconi. Se andrà al congresso? «Sarebbe una bella notizia estiva, lo so, ma non sono un compagno...».

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