Pechino libera l’artista Weiwei Il dissidente: «Devo tacere»

Pechino È stato liberato Ai Weiwei, l’artista cinese più conosciuto nel mondo, dissidente scomodissimo per Pechino. È stato rilasciato ieri dopo una detenzione di oltre due mesi per un’accusa di evasione fiscale, dopo il pagamento di una cauzione e dopo aver confessato ed essersi offerto di ripagare le tasse evase. La liberazione dell’architetto, autore del celebre stadio futuristico di Pechino per le Olimpiadi del 2008 noto come il «nido d’uccello», è avvenuta in modo semiclandestino, a tarda notte, a conferma dell’imbarazzo creato al regime cinese dal suo arresto.
La notizia è stata diffusa in poche righe dall’agenzia ufficiale Nuova Cina: «Il detenuto è stato liberato per la buona condotta dimostrata nella confessione dei suoi crimini».

Arrivato al suo studio alla periferia di Pechino, Weiwei ha detto: «Sto bene, sono di nuovo a casa e sono libero. Non posso parlare, vi prego di comprenderlo». «Appare in buona salute anche se è dimagrito» ha raccontato l’assistente dell’artista su Twitter.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica