Pensionati in coda per mandare in galera il truffatore

Anziani in coda, ma non per ritirare la pensione. Il biglietto con il numero lo staccheranno idealmente per sfilare davanti al giudice e incastrare lo zingaro che li aveva ingannati. La rivincita delle vittime arriva a conclusione di una lunga e difficile indagine coordinata dal pm Luca Scorza Azzarà. Sono infatti aumentati i casi di anziani truffati e derubati da Giovanni Cena, il rom Sinti di 42 anni che raggirava le vittime fingendosi vigile urbano e arrestato lo scorso febbraio. Almeno otto persone, infatti, lo hanno riconosciuto grazie alle foto pubblicate sui giornali e questa mattina sfileranno davanti al giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Papillo, per il riconoscimento all’americana.

Lo scorso 20 aprile già dodici anziani, tra gli 80 e i 95 anni, erano stati in Procura, ma solo la metà aveva effettivamente riconosciuto Cena. L’uomo si fingeva vigile urbano e con la scusa di indagare su un giro di banconote false entrava in casa delle vittime, si faceva mostrare le banconote e, in un momento di distrazione, rubava tutto.

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