Perché non calcolare il canone della Rai sul valore del televisore posseduto?

La Finanza a caccia di evasori del canone Rai? Non sanno più come contrastare un fenomeno che è fin troppo diffuso, specialmente al Sud. Mi stupisco che nessuno abbia mai posto l’attenzione sulla palese incostituzionalità del canone. La nostra Carta stabilisce che siamo tenuti a concorrere alla spesa pubblica in ragione della nostra capacità contributiva. Cento euro di canone sono un’inezia per chi guadagna qualche centinaia di migliaia di euro l’anno, mentre sono un pesante sacrificio per chi sopravvive con la pensione minima.
Anche il fatto che sia una tassa sul possesso dell’apparecchio radio televisivo non cambia la sostanza. Non tutti i televisori costano uguale, non è quindi pensabile che chi si può permettere uno schermo al plasma da 10mila euro e chi a malapena è riuscito ad acquistare un 14 pollici usato paghino la stessa tassa di possesso.

Non è neppure concepibile che la tassa di possesso sia di gran lunga superiore al valore dell’oggetto posseduto. Tutti i governi annunciano cambiamenti ma non li fanno mai, le ragioni sono più che evidenti dato che a rimetterci sarebbero soprattutto loro.

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