«Piange il telefono», cantava Domenico Modugno. A piangere, per colpa di un telefono, invece è il sindaco di Foggia, inguaiato per aver ceduto unutenza telefonica intestata allamministrazione comunale a una sua collaboratrice. La Guardia di finanza gli ha fatto le pulci e i magistrati lhanno inchiodato con laccusa di peculato. Non solo. Sulla testa del primo cittadino di centrosinistra è arrivata pure la tegola del caso Amgas. Laccusa sostiene che il primo cittadino avrebbe falsificato il decreto di nomina dei membri del consiglio damministrazione della società, retrodatandolo. Per difendersi, il sindaco ha dato tutta la colpa al suo capo di gabinetto e, insomma, la guerra intestina gli ha portato pure laccusa di falso, tentata concussione e calunnie. Finita qui? Macché.
Perché ci sono ombre pure su una ristrutturazione edilizia, quella di un capannone Satel in via Di Bari, e sulla relativa costruzione di mini alloggi per far fronte allemergenza abitativa. Un progetto di 12 milioni di euro. Qui laccusa è di abuso e lottizzazione abusiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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