Nel vasto portafoglio di partecipazioni di Goldman Sachs spunta anche un sito di annunci sexy, prontamente venduto dalla banca daffari in seguito alle polemiche scaturite. Fino alla settimana scorsa, infatti, la banca daffari deteneva una quota del 16% in Village Voice Media, società a cui fanno capo molte pubblicazioni liberal, fra le quali il settimanale di New York The Village Voice, finito nellocchio del ciclone per il sito Backpage.com: un portale divenuto popolare per gli annunci sexy e dove - secondo alcune stime - transita il 70% della pubblicità per la prostituzione, anche di minorenni, negli Stati Uniti. E portato in giudizio nel settembre del 2010 da una quindicenne vittima di approcci sessuali sul web.
Lintera vicenda è riportata sul New York Times: Goldman Sachs ha investito in Village Voice Media nel 2000, prima che Backpage diventasse parte del gruppo nel 2006. Uno dei manager di Goldman Sachs, Scott L. Lebovitz, è stato un componente del consiglio di amministrazione di Village Voice Media per anni e si è dimesso allinizio del 2010.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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