La politica è lontana dal mondo dei giovani

Sono un giovane calabrese di 25 anni. Scrivo perché spesso mi trovo a parlare con i miei coetanei e a chiedere loro cosa ne pensano della politica. La risposta di circa il 95 per cento è: «Non mi interessa» o «Non ci capisco niente» o «È sporca». La situazione è indubbiamente preoccupante, visto che la nuova generazione dovrà essere in parte la classe dirigente di questo Paese. Ma che prospettive offre loro la politica attuale? Quali valori e principi è in grado di trasmettere? La politica si presenta come un universo a sé, spesso lontano dal mondo giovanile. Così i giovani si sentono spesso quasi più realizzati a fare le «nomination» per escludere l’uno o l’altro dei concorrenti dei reality show piuttosto che a votare.

Ma, fino al momento in cui non si sentiranno parte attiva e protagonisti della vita politica la situazione non cambierà di molto. I politici hanno il dovere di rientrare in contatto con noi giovani, misurandosi in un confronto «alla pari», perché non si tratta più di investire per noi, bensì con noi.

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