Altra gaffe della Raggi: la pubblicità copiata da Facebook

Su bus e cartelloni le immagini delle opere d'arte accompagnate da vignette divertenti. Un'idea "ispirata" da una pagina Facebook, ma senza contattare l'autore

Altra gaffe della Raggi: la pubblicità copiata da Facebook

Niente da fare: la giunta Raggi inciampa ancora e fa scoppiare la polemica. "Pietra dello scandalo", stavolta, è la campagna natalizia per promuovere i musei capitolini copiata - o perlomeno "ispirata" - da una pagina Facebook di successo.

Il gioco è semplice quanto geniale: accostare delle vignette ai protagonisti delle opere d'arte più famose con un effetto straniante e sicuramente divertente.

"Per me, da una parte, è totale motivo d'orgoglio", spiega a Repubblica Stefano Guerrera, ideatore della pagina Facebook Se i quadri potessero parlare, " All'inizio ho pensato: non è possibile. Poi, molti utenti hanno iniziato a contattarmi e a chiedermi spiegazioni, ma non sapevo cosa dire. Mi sarebbe bastata una mail, ma anche un messaggio su Twitter, o ancor più semplicemente un tag.

Avrei potuto aiutarli, fare parte di questo progetto, se me lo avessero chiesto. Quella che vorrei difendere è la proprietà intellettuale del mio lavoro. Questa idea è mia, ed è - a detta di molti - palesemente copiata".

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