Roma Da esperto del settore (vignettista per anni sulle pagine de l'Opinione) Simone Baldelli, vicepresidente della Camera per Forza Italia, dice la sua sulla vignetta apparsa ieri sul Fatto quotidiano.
Questa vignetta sulla Boschi andava pubblicata o no?
«Non sono un direttore. So che la satira deve essere libera e anche militante ma se è di dubbio gusto e si presta all'accusa di sessismo allora è meglio evitare».
Almeno mi dica se l'ha fatta ridere.
«No. Fanno più ridere le balle che dicono per sostenere il Sì. E poi è controproducente».
In che senso?
«Perché chi l'ha fatta pensava forse di dare un sostegno alla causa degli avversari della riforma Boschi. E invece non solo non c'è riuscito ma ha sollevato un polverone che toglie spazio al tema vero del dibattito».
A sinistra però non sono molto sensibili alla satira.
«In effetti non lo sono. Ricordiamoci la querela di D'Alema nei confronti di Forattini. E poi anche io, nel mio piccolo, ho saggiato la loro mancanza di autoironia».
Si riferisce a Laura Boldrini che oggi grida al sessismo della satira?
«Non era una parodia sessista. Però lei non si dimostrò proprio una campionessa di autoironia». PFB
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