Cronache

Importunata dalle avances del Generale. Al Carnevale di Ivrea si dimette la Vivandiera

Messaggi osé ed è bufera sulla storica sfilata con la battaglia delle arance

Importunata dalle avances del Generale. Al Carnevale di Ivrea si dimette la Vivandiera

Ivrea Il #MeeToo in salsa piemontese entra a gamba tesa nell'antico carnevale di Ivrea e colpisce più forte delle sue arance lanciate dai carri per le vie cittadine: la Vivandiera si è dimessa perché importunata dal Generale.

Federica Di Matteo ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di Vivandiera, una delle donne che accompagnano gli ufficiali dello Stato Maggiore nelle sfilate e nelle celebrazioni perché «assai infastidita dall'atteggiamento e dalle avances per niente velate del Generale, interpretato da Alberto Bombonato. A mettere in imbarazzo la Fondazione del Carnevale e a conferire un gusto piccante alla storica sfilata torinese, sarebbero le decine di messaggi via WhatsApp che il Generale avrebbe spedito alla sua aiutante Vivandiera. I contenuti dei messaggi sono volati di bocca in bocca e pare che in molti li abbiano letti direttamente dal telefonino della donna. Quello più pesante sarebbe stato un invito a trascorrere insieme qualche ora per rilassarsi insieme, o per lo meno questo sarebbe il concetto, espresso però in termini assai più audaci. Invito che la donna ha respinto al mittente. Evidentemente il Generale non deve aver capito il messaggio, - sicuramente gentile ma altrettanto chiaro - e così anziché lasciar perdere, ha insistito con le sue avances - anche queste sicuramente educate ma probabilmente troppo insistenti - tanto da indurre Federica Di Matteo a rassegnare le dimissioni.

Gesto estremo deciso da Di Matteo forse anche perché non disponibile ad accettare la soluzione suggerita dalla Fondazione del Carnevale. Quest'ultima infatti, dopo essere stata informata della piega osé che stava prendendo la manifestazione, le ha proposto di rinunciare al ruolo di addetta al generale, per ricoprirne un altro, meno a contatto con l'uomo. Ed ha aggiunto che solo davanti «ad una denuncia ufficiale, saranno valutati i provvedimenti da adottare». Federica Di Matteo, però, non si è lasciata intimidire e neppure si è voluta accontentare di una soluzione di ripiego e così ha preferito dimettersi. Ora potrebbe rivolgersi alla magistratura: se così fosse la questione, che al momento è limitata alla polemica, assumerebbe risvolti ben diversi. Gli organizzatori minimizzano, parlando di «semplici messaggi amichevoli e nulla più», ma pare che qualche giorno prima che scoppiasse lo scandalo, qualcuno avesse chiesto al Generale di farsi da parte. Passo indietro che Bombonato ha respinto senza esitazione. Colpiscono, però, le dimissioni da Vivandiera, uno dei ruoli più importanti tra le componenti storiche, che comporta anche costi e sacrifici economici. «Se ci rinunci a ridosso della manifestazione evidentemente qualcosa di serio è avvenuto», si mormora in città. La bufera dei messaggi piccanti che ha investito il Carnevale di Ivrea, non è l'unico grattacapo che ha l'organizzazione: proprio domani i giudici dovranno pronunciarsi sul ricorso al Tar inoltrato da 11 ufficiali esclusi dalla manifestazione.

Poi prima della sfilata di domenica, tra fagiolata e corteo che avrà come momento clou il saluto del Generale, la prima mossa da fare sarà quella di trovare una nuova Vivandiera.

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