"La piccola Chiara, viva tra i cadaveri. Non lo scorderò mai"

"La piccola Chiara, viva tra i cadaveri. Non lo scorderò mai"

«La piccola mano fredda di Chiara, i suoi occhi terrorizzati e l'incredulità sui volti dei sopravvissuti. Queste sono le immagini che rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria». Parla così Pasquale Gagliardi, anestesista e dirigente medico dell'elisoccorso della Regione Calabria, tra i soccorritori accorsi sul greto del torrente Raganello dopo la piena che lunedì pomeriggio ha fatto 10 vittime. Tra le persone che si è trovato a soccorrere c'era anche la piccola Chiara, 8 anni, rinvenuta semicosciente e in stato di choc. «L'abbiamo trovata accanto a un cadavere», ha raccontato Gagliardi. Il medico ha ipotizzato che potesse trattarsi del corpo di uno dei due genitori e che entrambi potessero essere tra le vittime, ma la notizia non è stata confermata e, confrontando le storie delle vittime, ormai tutte identificate, con quella di Chiara, sembrerebbe che la madre e il padre della bambina non siano tra i morti.

Dopo il salvataggio, Chiara è stata trasferita in eliambulanza all'ospedale Cardarelli di Napoli in considerazione della gravità delle sue condizioni, dovuta all'ingestione di fango e sabbia e all'ipotermia. Con ogni probabilità la piccola era in gita insieme ai genitori alle Gole del Raganello quando è sopraggiunta la piena del torrente.

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