Un documento storico più che una raccolta di leggi. Lontano dalla realtà già nel 1970, quando fu varato. Vicinissimo, invece, all'ideologia dell'epoca che concepiva solo il lavoro a tempo indeterminato nelle grandi aziende e trasformava ogni attività in una preparazione all'avvento del socialismo.
Nello Statuto non si regolano i contratti (ci pensarono riforme meno popolari, ma più incisive come il Pacchetto Treu e la legge Biagi) non c'è il tentativo di rendere migliore l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Abbondano norme rigide e centralismo regolatorio. Con un grande protagonista: i sindacati, cui è dedicata quasi la metà dei 41 articoli. Ecco le norme più «fuori dal tempo».
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