Uccise un nero, agente assolto Cortei e scontri

Uccise un nero, agente assolto Cortei e scontri

Violente proteste sono scoppiate la scorsa notte a Saint Louis dopo l'assoluzione di un agente di polizia dall'accusa di omicidio per aver ucciso un afroamericano durante un inseguimento in un auto nel 2011.

Centinaia di persone hanno manifestato per le strade della città del Missouri, con la polizia che è intervenuta usando gas urticanti e lacrimogeni per fermare «agitatori» che stavano lanciando sassi contro l'abitazione del sindaco. Tredici persone sono state arrestate e quattro poliziotti sono rimasti lievemente feriti. Jason Stockley, che intanto ha lasciato il servizio e si è trasferito a Houston, era stato accusato di aver ucciso deliberatamente Anthony Lamar Smith, e i procuratori avevano la registrazione in cui si sentiva il poliziotto dire che voleva ucciderlo.

Secondo quanto ricostruito Stockley avrebbe poi affiancato l'auto dell'inseguito esplodendo cinque colpi, tutti per colpire l'uomo. L'agente era stato accusato poi di aver messo una pistola nell'auto di Smith, per giustificare la tesi dell'autodifesa.

Ma sull'arma sono state trovate solo tracce del Dna del poliziotto. Ciononostante il giudice Timothy Wilson ha assolto Stockley sostenendo che i procuratori non sarebbero riusciti a provocare in modo inconfutabile che l'agente «non abbia agito per autodifesa».

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