Ponte Milvio, rimossi gli antichi lampioni

«Dopo la «teca di Mayer» e le «torri del palazzo dei Congressi» - ha detto ieri il consigliere comunale di An Luca Malcotti - si aggiunge un altro capitolo alle devastazioni targate Veltroni nella città di Roma. È sconcertante vedere come il Comune non si sia neppure preoccupato dell’importanza storica dei lampioni che, da più di un secolo, illuminavano Ponte Milvio e del loro restauro. La giunta Veltroni ha ben pensato di sostituirli tutti quanti ammassandoli poi, come riportato dall’agenzia Asgmedia, nei magazzini dell’Acea. Il sindaco - ha concluso Malcotti - ha spento la luce sulla storia di Ponte Milvio e, ancora una volta, sulla città di Roma».


Sulla questione è intervenuta l’Acea per spiegare «che i lampioni di Ponte Milvio sono stati oggetto di un lavoro di ammodernamento che ha comportato il restauro in loco dei candelabri in stile e l’installazione di nuove armature, con ottiche in linea con i parametri previsti dalla legge regionale in tema di inquinamento luminoso. I punti luce erano stati disattivati a seguito di problemi di sicurezza elettrica derivanti dal precedente posizionamento dei lucchetti sui sostegni».

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