La proposta di Vasino: «Dimettiamoci in massa»

«Partiamo da un presupposto: Federazione e Associazione non hanno mai fatto nulla per ottenere anche una minima rivalutazione delle pensioni. Detto questo sono contento perchè per l’Associazione sono ancora al mondo». Gianni Vasino, mitico giornalista della Rai, è stato sospeso, anche lui tramite missiva, per essere apparso durante i giorni di sciopero in una trasmissione sportiva in onda su Telenord, televisione che non aderisce al contratto Fnsi, organo che ha proclamato lo sciopero, ma a quello dell’Frt, cioè quello per Teleradioreporter.
«Onestamente - spiega Vasino - la lettera mi ha lasciato un po’ perplesso, visto che è la prima cosa concreta che fanno. Ovviamente, ma è anche scontato dirlo, non ho alcuna intenzione di andarmi a difendere davanti ai probiviri che si stanno occupando del caso».

Vasino lancia anche una proposta: «Dimettiamoci in massa prima che ci sospendano. Molti colleghi sono della mia stessa idea».
L’ex giornalista della Rai commenta anche lo statuto del sindacato unico: «E’ ancora dell’era fascista. E poi l’hanno mai letto l’articolo 40 della Costituzione?».

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