«Ma quale reato è un fatto naturale»

Lui non condanna. Fuori dal coro Adel Smith, il presidente dell’Unione musulmani d’Italia, che non si unisce alle proteste nei confronti di Ghrewati, anzi: secondo lui «non è una cattiva idea che lo Stato vada incontro ai cittadini che hanno già un matrimonio alle spalle nel loro Paese o che, di comune accordo con l’altra parte, intendono contrarre più di un matrimonio». «Lo sostengo - ha precisato - proprio per una questione di libertà. Credo sia decisamente peggio coltivare relazioni a rischio, non regolarizzate. È senz’altro peggio avere un rapporto con una donna senza regole, come se fosse una signora di strada, che sposarsi regolarmente con una seconda persona». «Mi sembra - ha aggiunto - che si voglia far apparire un fatto naturale come un reato.

Non vedo cosa ci sia di così grave nel regolarizzare la poligamia, quando si accoppiano uomini con uomini e guai a chi si scandalizza, donne con donne e guai a chi si scandalizza. E quando i suoi più assidui critici forse hanno due o tre amanti».

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