da Milano
Rcs mette a segno un colpo «d’altri tempi». Con un’offerta da 1,1 miliardi il gruppo che controlla il Corriere della Sera ha messo le mani su Recoletos, società editrice spagnola leader di settore. Il prezzo offerto è al lordo di un debito stimato in 272 milioni, che riduce l’esborso netto a 830 milioni.
Via Rizzoli riparte dall’estero, dalla Spagna e dai media, con particolare riferimento alla carta stampata: con Recoletos, Rcs diventa il numero uno per numero di lettori di quotidiani spagnoli. Facendo chiarezza, dopo l’era di Vittorio Colao, sulla reale identità del gruppo: l’ex amministratore delegato aveva lavorato principalmente su un’altra operazione, sempre da un miliardo, e cioè in direzione della francese Editis, editore di libri. Un business che non è andato in porto e che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato uno dei motivi delle incomprensioni tra Colao, poco propenso a investire su giornali e tv, e i soci. Con Recoletos, invece, la Rcs dell’ad Antonello Perricone punta le sue risorse sui media della carta stampata e della televisione, rafforzandosi in Spagna e lasciando comunque il presidio francese dei libri (con Flammarion).
L’operazione è stata ieri finalizzata con l’approvazione dell’offerta da parte del cda di Rcs presiduto da Piergaetano Marchetti. Non è invece stato convocato il patto dei grandi soci, inaugurando forse una procedura di governance più snella e meno «invasiva» da parte degli azionisti. Poi è arrivata da Madrid l’accettazione da parte del board della società iberica.
Ora manca solo l’ok di alcuni soci di minoranza di Recoletos (che non è quotata e conta in tutto una quindicina di fondi e di manager azionisti), ma si tratterebbe di una procedura già avviata. I tempi per la chiusura sono previsti entro due mesi.
«È un’acquisizione - ha detto Marchetti al Giornale - che presenta molte complementarietà per Rcs». Il riferimento è al mix di attività che il gruppo avrà in Spagna, dove già controlla, tramite Unedisa, il quotidiano El Mundo. Mentre Recoletos edita il quotidiano sportivo Marca e l'economico Expansión, alcuni periodici, una partecipazione del 27,7% nell'operatore televisivo spagnolo Veo Television, partecipato da Unedisa con una quota uguale. Il fatturato e l’Ebitda proforma della Rcs «España» sono rispettivamente di 304 e 79,5 milioni. Dopo l’acquisizione i ricavi di gruppo deriveranno per il 40% dall’estero.
«Senza montarci la testa - prosegue Marchetti - abbiamo dimostrato, anche come Paese, che siamo in grado di andare all’estero e di proporci come polo aggregante». Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, Marchetti conferma che l’operazione sarà coperta da risorse interne: «Abbiamo una posizione finanziaria netta in pareggio e la possibilità di attivare linee di credito già esistenti. Inoltre c’è una disponibilità di circa 200 milioni pari al controvalore di un pacchetto di azioni Intesa che abbiamo già definito non strategiche». Non è stato ancora definito se l’acquisizione verrà effettuata da Unedisa o dalla holding olandese che la controlla.
La Borsa ha brindato con un progresso del 5% circa a 4,22 euro. Mentre il cda ha fornito anche i preliminari del 2006, con ricavi a 2,38 miliardi (più 8,6%) e un Ebitda a 278,4 milioni (più 5,9%).
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