Manca la delibera regionale e non si riesce quindi a chiudere il discorso organizzativo della rete genovese degli hospice destinati ai malati terminali. Lo ha dichiarato ieri alla commissione salute del consiglio provinciale di Genova Franco Henriquet, presidente dell'associazione «G. Ghirotti», che fornisce assistenza domiciliare ai malati terminali.
«Stiamo aspettando ormai da tempo - ha spiegato Henriquet - che si definisca finalmente il luogo dove far nascere la seconda struttura operante nel tessuto cittadino, dopo quella di Bolzaneto. È assolutamente necessaria in una città come Genova, dove la sola assistenza domiciliare non è in grado di soddisfare la varietà delle drammatiche esigenze che le affezioni oncologiche pongono alla famiglie».
«Sembrava che fosse tutto deciso per la sede di Villa Salus, in via Montallegro, che la Fondazione Carige è disposta ad acquistare e la nostra associazione a ristrutturare con i proventi di un lascito, ma finora non è stato possibile andare avanti , perchè manca la deliberazione regionale con il piano degli hospice. Il paradosso - ha concluso il presidente della Ghirotti - è che la Asl genovese si sarebbe trovata in casa gratis una struttura nuova e specializzata per coprire il fabbisogno del levante cittadino».
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