La Regione taglia anche sulle nascite dei bimbi

La Regione ha presentato ieri il piano di riordino della sanità ligure. Non ci sono tagli ai posti letto «tradizionali», caleranno invece quelli per i ricoveri giornalieri. Altro punto forte, l’accorpamento dei reparti simili in ospedali vicini. A partire dalle Maternità. Il presidente Claudio Burlando e l’assessore alla Salute Claudio Montaldo hanno fatto l’esempio di Voltri e Sampierdarena: «Dovranno dirci come intendono eliminare il doppione». E lo stesso discorso vale per il San Martino e il Gaslini: «Al Gaslini è indispensabile il reparto di Ostetricia, meno giustificata è la Ginecologia». Come dire che qualcuno dovrà rinunciare al suo «doppione». Che la scure si abbatterà anche sui reparti che garantiscono le nascite nei più noti e attrezzati ospedali liguri.


E intanto il consigliere regionale di Forza Italia Matteo Rosso ieri ha sollevato il caso dei 2,7 milioni pagati dalla Regione per l’ospedale di vallata, «un ospedale che non si farà più, sono soldi buttati al vento». «Siamo pronti a presentare un ricorso contro quel progetto - ha risposto Burlando-. Il terreno doveva costare 8 milioni, pare che la cifra sia arrivata a 40».

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