Resta in carcere l’eroina della rivoluzione arancione

Resta in carcere l’eroina della rivoluzione arancione

La Corte d’appello di Kiev ha confermato la sentenza a sette anni di carcere per Yulia Tymoshenko, ex premier ucraina condannata per abuso di potere in un processo considerato politicamente motivato dalla comunità internazionale. La ex premier ed ex eroina della rivoluzione filo-occidentale di fine 2004 dovrà scontare la pena per avere oltrepassato la sua autorità nella stipula di un contratto per l’acquisto di gas naturale dalla Russia a prezzi svantaggiosi per l’Ucraina.
Tymoshenko, come annunciato, non era in aula, così come i suoi legali. L’ex capo del governo soffre di problemi di salute che i suoi legali e i familiari definiscono molto seri, ma la procura e le autorità penitenziarie sostengono che le sue condizioni non sono affatto gravi.

Lei stessa, polemica, aveva annunciato che avrebbe boicottato «il vergognoso» processo di appello: «Guardando da dietro le sbarre l’orribile show in cui si è trasformato, ho deciso di rinunciare a ulteriori partecipazioni a questo vergognoso processo» ha detto Tymoshenko. Lo scorso ottobre, la condanna in primo grado dell’ex premier ha incrinato di molto le relazioni tra Kiev e Bruxelles.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica