Riciclaggio Ora indagano anche i pm di Milano

Anche la Procura di Milano si occuperà di Telecom Italia Sparkle e di Fastweb, le due società telefoniche finite al centro dell’inchiesta capitolina che indaga su un’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale di due miliardi di euro. I pm di piazzale Clodio hanno inviato ai colleghi di Milano un fascicolo, in atti relativi, cioè senza indagati e senza ipotesi di reato, riguardante le due aziende. Alla Procura del capoluogo lombardo spetterà il compito di accertare se siano ravvisabili ipotesi di false comunicazioni sociali attraverso l’analisi dei bilanci delle due compagnie, bilanci che prevederebbero i profitti illeciti raggiunti negli anni passati con le operazioni «phuncard» e «traffico telefonico», oggetto degli accertamenti dei magistrati romani. Gli accertamenti scaturiscono dall’invio di carte, per competenza territoriale, da parte dei magistrati romani che indagano sull’Iva non versata dalle due società, per complessivi 365 milioni di euro, nel quadro di operazioni commerciali illecite scoperte dalla procura di Roma.

Secondo il «Wall Street Journal», comunque, il fatto che Fastweb e Sparkle siano state minacciate di commissariamento e tenute nel limbo per 5 settimane prima di provare qualunque colpevolezza non fa bene alla reputazione dell’Italia e danneggia le società stesse che sono quotate in Borsa.

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