«Rifondazione getta il sasso e nasconde la mano sulle tasse»

Per la serie «Butta il sasso e nascondi la mano», va in scena in consiglio regionale la lite sulle tasse senza litiganti. Cioè, il centrodestra c’era tutto, lì a dire che l’aumento dell’Ire deciso dalla giunta Burlando non s’ha da fare e se mai s’avrebbe da fare in un altro modo. Mancavano però all’appello i consiglieri di Rifondazione comunista che, unici in maggioranza, sulla stessa questione s’erano scagliati sull’assessore al Bilancio Giovanni Battista Pittaluga. L’assemblea ieri discuteva un ordine del giorno dell’opposizione sull’addizionale Ire (ex Irpef). Loro, Marco Nesci e Giacomo Conti sono arrivati solo al termine «dimostrando lo scarso interesse che hanno verso i loro elettori, difesi ancora una volta solo a parole» ha tuonato Matteo Marcenaro di Per la Liguria. Ieri il consiglio ha approvato il Dpef per il triennio 2006-2008. Copiando la premessa, potenza della svolta politica all’amministrazione regionale, dal Dpef del 2004, quello firmato Sandro Biasotti.

È stato lui ad accorgersi che sia il titolo sia l’indicazione degli obiettivi erano identici, dall’occupazione alla qualità della vita: «Neppure le virgole hanno cambiato: non so se siano spudorati o dilettanti, di certo in Sardegna la giunta si è dimessa per molto meno». Dev’esser stata la fretta.

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