Rosolino faccia triste del nuoto azzurro Eliminato nei 400 stile

nostro inviato a Pechino

«Mi rode, sapevo che tutti andavano forte, ma non così forte. Serviva un tempo stratosferico». La faccia delusa di Max Rosolino è stata la prima immagine dell’Italia del nuoto. Il napoletano teneva ad una finale individuale per l’ultima Olimpiade da nuotatore, invece i sogni si sono spenti al tramonto di Pechino. In vasca nella batteria dei 400 stile libero, con l’americano Jensen, il tunisino Mellouli e il russo Lobintsev, è finito quinto ed eliminato. I 400 stile erano la gara eletta per il saluto. Uscire così significa che è ora di girar pagina: da Sydney a Pechino è stata una splendida avventura olimpica. Una medaglia con la staffetta servirebbe ad arricchire il guinness, nessun nostro nuotatore ha vinto in tre diversi Giochi.
Anche Scienzy, in arte Colbertaldo, si è fatto eliminare. Correva nella batteria dell’Oriente al potere: successo del cinese Zhang, secondo il coreano Park, terzo il giapponese Matsuda.

Ci sarebbe da dubitare. Infine via con tre record italiani: la Filippi nei 400 misti (4’35”4), Ilaria Bianchi nei 100 farfalla (58”12) e la staffetta 4x100 stile libero femminile (6ª in batteria con 3’40”42, ma eliminata).

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