«Portami senza passi verso il sogno,
nebbia che bagni il viale e le vie vuote,
nube di patria persa, grigio fumo
che dumido ricopri alberi e case.
Qui vicino, una volta, cera il mare
e barche che salpavano al mattino
dalle finestre aperte sotto il sole.
Cera lestate che non ha declino,
ospiti solitari nelle aiuole,
i fiori dallodore di rubino,
sandali verso sud, gonne, parole
al dolce vento che dà sabbia e vino».
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