Raddoppiano, passando da sette (quanti erano a gennaio) a 15, i gruppi che sono riusciti a registrare un saldo di raccolta netta mensile positiva: gruppo Bnp Paribas (102 milioni), Mediolanum (62 milioni), Azimut (16,1 milioni), Anima (44,6 milioni), Ubs (8 milioni), Fondaco (68 milioni), Banca del Ceresio (16,2 milioni), Albertini Syz (36,2 milioni), Nextam partners (16,3 milioni), Banca Finnat Euramerica (3,7 milioni), Soprarno (6,2 milioni), Pfm (8,4 milioni), Agora (39,7 milioni), Morgan Stanley (1,5 milioni) e Reali (0,8 milioni).
Per il resto prevale ampiamente il segno meno soprattutto tra i primi gruppi in graduatoria, dove spiccano i vistosi saldi in rosso registrati dal gruppo Intesa Sanpaolo (meno 2 miliardi), da Pioneer-Unicredito (meno 2,7 miliardi), da Crédit Agricole asset management (meno 420 milioni), da Arca (meno 365 milioni), da gruppo Banco Popolare (meno 459 milioni), da Allianz (meno 256 milioni). Mese difficile anche per i gestori esteri: JpMorgan (meno 169 milioni), Crédit Suisse (meno 51 milioni), Deutsche Bank (meno 114 milioni).
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