La storia delle traduzioni della Bibbia è davvero tormentata. Da Martin Lutero alla versione di Re Giacomo, non cè trasfigurazione della Scrittura che non abbia dato adito a polemiche. Ma questa volta il guaio è doppio. Un mite membro di un kibbutz, Abraham Ahuvia, ottantasettenne, sopravvissuto a Buchenwald, ha preso loriginale della Bibbia in ebraico arcaico e lha trasportato in ebraico moderno. Allapparenza, nulla di più normale. Oltretutto, il testo rimaneva nellambito semantico ebraico. Ma, proprio mentre il quotidiano Haaretz dedicava a Ahuvia la prima pagina, il ministero dellIstruzione aveva reazioni di collera e meditava di mettere al bando le prime dispense della traduzione arrivate nelle scuole elementari. Nel mondo rabbinico, dove ogni lettera della Bibbia è sacra e intoccabile, si ventilava invece laccusa di aperta eresia.
A monte di tutto ciò, losservazione di Ahuvia, il quale è stato educatore per quarantanni, che le nuove generazioni non capivano più, se non a tratti, il testo sacro. Una volta in pensione, si è dedicato dunque a tradurlo, pubblicando le sue fatiche su Internet: ma sempre col testo originale a fronte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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