Scenografia pronta per la prima: vince l’essenzialità

Pietra, intonaco, cemento, ferro arrugginito, cipressi: è una scenografia essenziale quella che Richard Peduzzi ha voluto per la prima scaligera del Tristan und Isolde uno spazio sufficientemente neutro per poter essere investito dalla musica di Richard Wagner.
La scenografia è stata trasportata dai laboratori dell’Ansaldo al Teatro alla Scala, dove sabato primo dicembre è prevista l’ante-generale. Restano nei laboratori qualche ultimo particolare, che ha avuto bisogno di una modifica, dopo che gli artisti hanno cominciato le prove. Gli elementi portanti della scenografia sono due muri di grandi dimensioni (20 metri per 13,50), con un’apertura centrale: uno è ispirato al travertino e l’altro - quello più verso la platea - è realizzato con un calco al vero di un muro romano.

Essenziali anche i costumi voluti dalla tedesca Moidele Bickel: i miliziani avranno cappelli di cuoio e saranno vestiti con pantaloni e cappotti senza tempo, con imbottiture sulle ginocchia e sulle spalle, in lino e lane leggere dai colori marroni e beige; pantaloni e maglioni grigi e blu per i marinai. Isolde (Waltraud Meier) vestirà in diverse tinte di blu e Tristano (Ian Storey) in grigio e marrone scuro.

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