Sciopero, la Cgil spiazzata dalla bacchetta di Barenboim: «Lo sfidiamo in pubblico»

La Cgil non si rassegna al colpo di bacchetta ( magica) del maestro Daniel Barenboim per aggirare lo sciopero che i sindacati avevano indetto alla Scala. Con una semplice modifica alla scaletta Barenboim ha di fatto tolto di scena il coro (in agitazione contro una stagione «appaltata quasi interamente alla Filarmonica, che è un’associazione privata» ) e salvato il concerto. La Cgil ieri ha protestato, «una grande offesa per il coro», anzi «un fatto gravissimo ai limiti dell’atteggiamento antisindacale». La Cgil ha deciso (semmai ne avesse avuto ancora la possibilità) di «non impedire lo spettacolo» ma con un comunicato ha promesso che «la questione per cui era indetto lo sciopero, cioè il rapporto della Filarmonica, non cadrà nel vuoto» ed è pronta ad «un confronto pubblico su questo tema». Intanto, ha dovuto rassegnarsi alla bacchettata del Maestro.

Intanto, il consiglio di amministrazione della Scala che si riunirà tra oggi e domani accoglierà la candidatura di Giovanni Bazoli, il banchiere bresciano, per il posto di Fondazione Cariplo lasciato libero dal neo ministro Corrado Passera.

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