Riad. Sei sauditi e uno yemenita detenuti in Arabia Saudita per accuse relative alla sicurezza sono evasi da un carcere di Riad. Lo ha annunciato il ministero dellInterno.
Quando si parla di detenuti per «motivi di sicurezza» si indicano nella fraseologia ufficiale del Regno gli attivisti islamici, responsabili di unondata di violenza che ha colpito lArabia Saudita dal maggio 2003.
Nel comunicato un portavoce del ministero, citato dallagenzia ufficiale Spa, esorta la popolazione a cooperare con le autorità per ritrovare i sette evasi dal carcere di Malaz, a Riad. Secondo la televisione di proprietà saudita Al Arabiya, i sette sono collegati ad al Qaida. Le autorità saudite hanno annunciato a fine giugno di avere arrestato 41 attivisti islamici tra cui due somali, un etiope e un iracheno.
Il comunicato ministeriale aggiunge che se i fuggitivi non rientreranno in prigione, non potranno usufruire della possibilità dellamnistia decretata dal re Abdullah. A giugno il sovrano saudita ha infatti riproposto lamnistia per i militanti islamici pentiti. Si tratta del rinnovo di una amnistia emanata due anni fa.
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