Sfide Finmeccanica: «Serve la diversificazione in nuovi mercati»

Nei primi 9 mesi del 2009 Finmeccanica ha registrato una crescita dei ricavi del 30% a 12.640 milioni di euro rispetto ai 9.688 milioni dei primi 9 mesi 2008, e l’utile netto è pari a 364 milioni, in crescita del 6% sullo stesso periodo dell’anno scorso, se si escludono le operazioni straordinarie che avevano contribuito in maniera positiva all’utile dei primi 9 mesi 2008. Lo rende noto il gruppo di aerospazio e difesa al termine del cda che ha approvato la trimestrale al 30 settembre. Gli ordini, pari a 13.656 milioni, salgono del 18% rispetto ai primi nove mesi del 2008, trainati dalla crescita dell’elettronica per la difesa (+76%) che include il contributo di Drs, del segmento militare dell’aeronautica (+45%) e dei trasporti (+120%); tale crescita compensa la flessione nel settore civile dell’elicotteristica. Finmeccanica intende perseguire una linea di incisiva diversificazione verso nuovi mercati.

«La stabilizzazione della domanda di investimenti nei Paesi occidentali - dice la nota - e la crescente concorrenza incentivata da budget nazionali in relativa contrazione, richiede un’incisiva attività di diversificazione commerciale a favore di mercati caratterizzati da migliori prospettive di crescita nel breve e medio periodo».

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