da Roma
Avvocato Carlo Rienzi, cosa le è passato per la testa? In ricorso contro il ministro più popolare del governo?
«Sì un po di timore cè. Ma non è questione di essere teneri con chi si assenta senza giustificazione. Con quelli bisogna essere duri».
È quello che sta cercando di fare Brunetta. E glielo riconoscono un po tutti, a parte i sindacati e gli impiegati che lei difende...
«Ma il discorso è un altro. Bisogna verificare che la malattia ci sia effettivamente, che sia una cosa seria. Più che punire i malati il ministro avrebbe dovuto fare norme più rigorose per punire i furbi».
E come?
«Inasprendo le pene per la falsa certificazione e sospendendo dallordine quei medici che dichiarano il falso».
Ma anche questo fa parte del pacchetto. Semmai lei come avvocato e il comitato dei «fannulloni operosi», ve la prendete con le penalizzazioni per chi abusa della malattia...
«Leffetto prevenzione rischia di essere un boomerang.
Chi promuove questa causa?
«Cè un gruppo di lavoratori del Tar del Lazio. Sono loro i promotori, sono molto arrabbiati».
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