«Sicurezza grazie alla trasparenza»

Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, «quanto è avvenuto o, meglio, non avvenuto a Krsko, è la dimostrazione che in un sistema democratico la sicurezza di un impianto nucleare è garantita anche dalla trasparenza e dalla tempestività dell’informazione in presenza di ogni evento, compresi quelli non rilevanti per la salute e l’incolumità dei cittadini, come in questo caso».
Da Roma, dove si trovava ieri per un incontro con il premier Silvio Berlusconi, Tondo ha commentato quella che il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste ha definito «una semplice deviazione senza rilevanza dal punto di vista delle misure di sicurezza». «In Italia siamo circondati da impianti nucleari dislocati in ogni parte d’Europa - ha affermato il presidente della Regione - e le regole di comunicazione imposte dall’Ue sono concepite per garantire l’ottimizzazione dei sistemi di controllo.

In brevissimo tempo siamo stati in grado di ottenere dalla Slovenia tutte le informazioni necessarie a considerare l’episodio la conferma della massima attenzione riservata alla sicurezza delle centrali nucleari». Tutto diverso rispetto a quanto accadde a Chernobyl, ha ricordato, «quando i fatti furono colpevolmente nascosti per giorni e determinarono un danno ingigantito dall’impossibilità di intervenire con tempestività».

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