«Silvio lasci stare l’anticomunismo»

da Milano

«Oltre il vecchio anticomunismo. La destra lo ha capito sin dall'89». Il Secolo d'Italia, quotidiano di An, critica in prima pagina la campagna anticomunista del premier Silvio Berlusconi. Un articolo Gloria Sabatini spiega che «la fiammata anticomunista richiama per simmetria la necessità dell'antifascismo. Evocare lo spettro di un comunismo che ormai non esiste più significa legittimare chi, nell'altro campo, ritiene politicamente utile riproporre appelli alla vigilanza antifascista, se possibile ancor più anacronistici. E la prima a non guadagnarci è proprio la destra, che è stata anticomunista, coraggiosamente e con coerenza, quando valeva la pena esserlo, ma che adesso non può vedersi appiattita su un cliché logoro».


Aldo Di Lello, in un commento intitolato «Chi ha lottato per davvero contro i rossi oggi non pensa ad agitare pericoli di cartapesta», rincara la dose: «Chi oggi, dal fronte del centrodestra, lancia l'allarme su presunti attacchi alla democrazia fa, a parti naturalmente inverse, la stessa cosa che fanno da parecchi anni i più arrabbiati tra i dirigenti e i sostenitori del centrosinistra».

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