da Kiev
La «Rada», il Parlamento ucraino, ha eletto ieri Yulia Timoshenko, 47 anni, premier: la «pasionaria della rivoluzione arancione» ha avuto 226 voti (dei 228 su cui può contare la sua coalizione filo-occidentale), ossia uno in più della metà dei deputati, che sono 450. Per evitare nuovi inciampi alla fragile coalizione, si è votato per chiamata. La scorsa settimana, la bella Yulia era stata bocciata per due schede: non è ancora chiaro se deputati del fronte a lei favorevole si fossero espressi contro o se ci fosse stato un malfunzionamento del sistema di voto elettronico.
Lelezione della Timoshenko segue di alcuni giorni quella del presidente della Rada, secondo quando previsto da un accordo raggiunto a fatica con il partito del presidente Viktor Yushchenko.
Non erano presenti in aula i tre partiti di opposizione: il Partito delle regioni del premier uscente, il filo-russo Viktor Ianukovich, il Partito comunista e il Blocco centrista di Aleksander Litvin.
La Timoshenko, vincitrice con il 30 % ottenuto dal movimento che porta il suo nome alle elezioni dello scorso settembre, aveva già guidato il governo per otto mesi nel 2005.
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