Sospetti su Al Qaida per i rapiti in Etiopia

da Londra

Crescono a Londra i sospetti sulla matrice del rapimento in Etiopia di cinque membri dello staff diplomatico britannico. Secondo fonti di intelligence citate da quotidiano Independent, dietro il sequestro potrebbe esserci la mano di Al Qaida, l’organizzazione terroristica che fa capo a Osama Bin Laden. Decisivo, per questa convinzione, è stato il ritrovamento delle automobili su cui si trovavano i diplomatici. Crivellate di colpi, dice una fonte, e con a bordo ancora beni di valore come telefoni cellulari e bagagli vari. La cosa fa pensare che i rapitori non fossero semplici predoni interessati solo a trarre un profitto dal rapimento.
Un cameraman dell’Associated Press television (Aptn) ha visto i due veicoli, una Land Cruiser Toyota e una Land Rover Discovery, ancora carichi di bagagli, scarpe e cellulari. Il testimone ha precisato di non aver visto macchie di sangue sulle auto.

Tutti e cinque gli ostaggi (due donne e tre uomini) sono dipendenti dell’ambasciata britannica in Etiopia o loro familiari.
Uno dei cinque sequestrati è invece un francese che lavorava per l’ambasciata britannica, ha detto ieri il ministro degli Esteri francese Philippe Douste-Blazy.
Per il momento nessuno ha rivendicato il sequestro.

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