LA SPALLATA DEL CUORE

Sarebbe ingeneroso, ingiusto e pure un po’ volgare legare la crisi di governo alle parole di monsignor Bagnasco, il nostro cardinale, il nostro caro Angelo. Soprattutto, sarebbe un modo di sminuire le parole del capo dei vescovi italiani e della diocesi di Genova. Sarebbe un modo di far torto alla sua intelligenza, alla sua straordinaria preparazione umana, culturale e filosofica, oltre che religiosa, che chiunque l’abbia incontrato almeno una volta non può non riconoscergli. Lo ha messo nero su bianco, ieri, anche il Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, scrivendo: «Una prolusione, quella del cardinale Angelo Bagnasco, che ha fatto e sta facendo discutere e che sui media italiani è stata presentata esclusivamente in termini politici».
Lettura che il Vaticano in qualche modo contesta, consigliando la rilettura dell’intervento integrale di monsignor Bagnasco. Posizione sacrosanta.

E, vista l’origine dell’intervento, mai aggettivo fu più giustificato.
Tutto vero. Ma è anche vero, che per uno scherzo del destino, per una coincidenza o per un miracolo reale, le parole di Bagnasco hanno coinciso con la (...)

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