«Spesso vedevamo i suoi genitori portarlo a spasso in carrozzella»

Vicini di casa e abitanti di San Basilio descrivono Federico come un ragazzino autistico, che veniva portato «a spasso in carrozzella». «Ad accompagnarlo - racconta un conoscente - era molte volte il padre Paolo, cassiere presso la filiale dell’istituto Unicredit, nello stesso stabile di via Pollenza. L’uomo, grazie ai benefici della legge 104, aveva ottenuto di lavorare sotto casa, per poter essere sempre vicino al figlio. Era molto presente nella vita del bambino». Il dodicenne, era sempre così vivace da correre il rischio di cadere dalla finestra. Lo ha sottolineato anche un’infermiera del Pertini, dove il fanciullo era ben noto. «Era un cavalluccio, saltava di qua e di là - dice -. Non ti potevi distrarre un attimo che ti si poteva buttare di sotto. Il padre aveva lavorato per molti anni proprio nella banca interna all’ospedale.

Poi, per stare accanto al figlio, aveva ottenuto il trasferimento sotto casa». «Federico lo abbiamo un po’ cresciuto - conclude -. Paolo spesso se lo portava con sé. Lo amava talmente tanto e non lo lasciava mai solo. O c’era lui o la moglie».

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