Scienza e cultura, nasce Focus "Mediaset punta sulla tv generalista"

«Il free è un terreno su cui intendiamo puntare con sempre maggiore decisione, ed è una strategia indipendente dai nostri accordi pay con Sky». Lo spiega in tutta chiarezza Marco Paolini, direttore generale di Palinsesto e Distribuzione Mediaset, alla vigilia del lancio del nuovo canale di scienza e cultura Focus, al via dal 17 maggio in prima serata sul canale numero 35. «Lo abbiamo dimostrato con 20: sul free il totale share per i nostri canali tematici nei primi due mesi dell'anno era sul 5,6% di media, oggi è al 6,8%. Il canale 20 ha portato la differenza. Inoltre aggiungere Focus al nostro bouquet non porterà frammentazione negli ascolti. Scienza, tecnologia e storia erano per noi un comparto per lo più assente».

Insomma, Mediaset torna a fare cultura con un occhio, magari, ai successi macinati in Rai da Alberto Angela... «A dire il vero taglia corto Paolini noi di cultura ne facevano anche prima di Angela, con La Macchina del Tempo, dunque non sono i risultati di Angela ad averci convinto. Se cultura e divulgazione sono mancate negli ultimi tempi è perché nel periodo più difficile della crisi economica gli investimenti sono stati concentrati sulle reti principali, per sostenere la raccolta pubblicitaria. Ora si riparte con Focus, e non è detto che qualcosa del canale possa finire un giorno sulle generaliste».

Intanto sul canale 35 atterrano 500 ore di documentari già acquistati da qui a dicembre prossimo, con un mix di scienza e storia (soprattutto del '900). E ci sarà cinema (titoli a tema come Interstellar e Gravity), speciali come Alle radici dell'Isis e del terrorismo jihadista dal 23 maggio in prima serata, persino serie tv. Il giorno del debutto, tre sono le prime visioni: due su Un anno nello spazio dell'astronauta Scott Kelly e il film-inchiesta Il complotto di Chernobyl, che ipotizza un inquietante retroscena del disastro nucleare del 1986. Le prime serate di Focus saranno tematizzate, con la domenica dedicata alla natura, il lunedì allo spazio, il venerdì alla storia e il sabato più «pop» a paranormale e misteri.

L'arrivo di Focus e il ritorno della cultura suona anche come una risposta, tutta fatta in casa, al trash che arriva a piene mani dall'ultima, discussa edizione del Gieffe: «Il recupero della cultura non ha nulla a che fare con il reality di Canale 5 è

la risposta di Marco Paolini Il trash nel Grande Fratello è frutto del caso, un anno ce n'è di più, un anno di meno. Questa volta va così. Ma, bene inteso, non ce ne vergogniamo, né ci esaltiamo per il fatto che ci sia».