Cinquantamila euro di ammenda e diffida al Verona. Lo ha deciso il giudice sportivo in merito ai fatti di Livorno di sabato scorso, quando da parte di un gruppetto di ultras veronesi si erano innalzati cori offensivi nei confronti di Pier Mario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo a Pescara lo scorso 14 aprile. Secondo il giudice, quanto accaduto nello stadio di Livorno pur essendo un fatto grave da censurare oltre che moralmente anche a livello sanzionatorio, è da ascrivere ad uno sparuto numero di tifosi del Verona (non più di una ventina), quattro dei quali identificati dalle Autorità competenti. Non è possibile, quindi, indicare la curva veronese come responsabile dei cori.
Inoltre, il club gialloblù ha subito comunicato le iniziative intraprese e da intraprendere sia per dissociarsi dall'accaduto, sia per onorare la memoria di Morosini. «Su 5000 che vanno in curva allo stadio, ci sono venti deficienti. Il punto è solo questo, dunque continuerò ad andare in curva. Resto convinto che sia meglio colpire i singoli», così il sindaco Tosi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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