E ora anche Tavecchio rischia l'eliminazione

Assocalciatori, Lega Pro e Dilettanti potrebbero far cadere il presidente. Malagò: «Si dimetterà»

Marcello Di Dio

Roma L'assoa livello di squadraa è stata un'annata poco felice, conclusa dal disastro della nazionale di calcio.

Così nell'appuntamento fissato per le 12 in Figc non ci sarà un vero e proprio voto di fiducia, ma le probabili dimissioni dei consiglieri di opposizione (i quattro del sindacato calciatori guidato da Damiano Tommasi e i tre membri della Lega Pro presieduto da Gravina, che comprendono anche l'ex presidente federale Giancarlo Abete, colui che nel 2014 si dimise per il tonfo mondiale dell'Italia in Brasile) porterebbe il rischio della decadenza del governo del calcio, compreso Tavecchio. Con 10 membri su 21 - ma mancano i tre rappresentanti della A e il commissario della B Balata non ha diritto di voto - verrebbe infatti a mancare il numero legale. Considerando che anche la Lega dilettanti di Cosimo Sibilia potrebbe rivedere le sue convinzioni (c'è già lo strappo di Montemurro, presidente del calcio a cinque).

Il palazzo del nostro pallone barcolla, Tavecchio proverà a resistere, ma

oggi potrebbe essere il giorno del giudizio. «Nessuna caccia alle streghe, questa è la sconfitta del movimento intero, bisogna mettere al centro il pallone, la competenza e il gioco del calcio», così l'ad della Juve Marotta.

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