Due settimane fa sull'altare, ieri nella polvere. O meglio: sull'aquaplaning. Antonio Giovinazzi, sono parole sue, ha scoperto che «arrivare in F1 è difficile e duro ma basta poco per rovinare tutto» e lasciarsi scivolare via dalle mani la grande occasione appena afferrata. E quel poco è rappresentato dal botto di sabato e da quello di ieri. Non ci volevano. Domenica prossima in Bahrein, sulla Sauber-Ferrari, dovrebbe esserci ancora il giovane pugliese, così aveva detto il team sabato.
Anche se Toto Wolff, al secolo manager di Wehrlein, aveva tenuto a precisare che sulla monoposto sarebbe tornato il suo ragazzo ormai non più acciaccato alla schiena. Si vedrà. Intanto Antonio si rammarica: «Ho sbagliato dopo il primo giro a voler montare le slick... avrei dovuto aspettare».
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