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Sara, dal trapianto di fegato al ritorno vittorioso in campo

Sergio ArcobelliIl ritorno di Sara Anzanello, dall'incubo alla gioia. Tre anni or sono, dopo un incontro giocato con l'Azerrail Baku (Serie A dell'Azerbaigian), alla 35enne pallavolista veneta fu diagnosticata una gravissima forma di epatite. Ricoverata in gravi condizioni al Niguarda, la giocatrice di San Donà di Piave era stata sottoposta a un trapianto al fegato necessario per salvarle la vita.Scampato il pericolo, l'ex opposto della Nazionale è rimasta assente per tre lunghi anni. Fino a sabato sera, quando Sara è tornata in campo, con la maglia della Igor Agil Trecate (Serie B1), la società che nel 1999 l'ha lanciata verso la maglia azzurra. E ha trascinato le compagne alla vittoria, ribaltando lo 0-2 iniziale nel computo dei set e rifilando 13 punti fondamentali per il successo: «Ho provato la stessa emozione di una finale scudetto» ha raccontato un'entusiasta Anzanello, che vanta in carriera un palmarés invidiabile per molte colleghe. La veneta infatti ha conquistato con la maglia della Nazionale un oro mondiale nel 2002, due Coppe del Mondo nel 2007 e 2011, più l'argento europeo nel 2005. Dopo aver murato la malattia, comunque, Sara è tornata nuovamente a vincere.

Missione compiuta.

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