Allo stadio di Sofia scontri tra ultrà a sfondo politico

Sofia. Serata calda per i 250 tifosi italiani arrivati a Sofia per assistere alla partita con la Bulgaria. Un gruppetto, isolato, è stato aggredito nel pomeriggio, nei pressi di un bar all'aperto, da alcuni ultrà del Cska: da sfondo rivalità politiche (il gruppetto italiano, gemellato con il Levski, avrebbe inneggiato al Duce e cantato «Faccetta nera» e altri inni fascisti per le strade della città).
Più tardi, all'ingresso nello stadio Vassil Levski, il gruppo di tifosi italiani si è scontrato con i bulgari ed è stato fatto oggetto di un piccolo assalto con lancio di petardi, bottiglie e tentativo di sottrarre loro il tricolore.

A quel punto l'intervento delle forze dell'ordine e il tempestivo arrivo dei due funzionari del ministero dell'Interno che si occupano della sicurezza della Nazionale (Mazzilli e Massucci) hanno riportato la calma. Più tardi, al momento degli inni (fischiatissimo quello di Mameli) altri attimi di tensione con una bandiera italiana bruciata, svastiche e fasci comparsi tra le tifoserie.

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